Ciao a tutti!
Vorrei parlarvi di un prodotto caseario tipico prodotto nel basso lodigiano: Bella Lodi.
Bella Lodi è prodotto da un solo antico caseificio che ha più di 100 anni, in un comune del Parco Adda Sud, Casaletto Ceredano (CR). La zona tipica di produzione del Bella Lodi si identifica con la pianura a destra e sinistra del fiume Adda nel corso medio/inferiore, prima di sfociare nel Po.
Di colore bianco, profumo intenso, fragrante, sapore pieno ma non piccante né troppo salato: Bella Lodi, formaggio stagionato dalla crosta nera, nasce dalla grande e radicata tradizione casearia del grana lodigiano.
La raccolta del latte è “sostenibile”, proveniente solo da stalle concentrate nel lodigiano, dove viene lavorato rispettando le antiche regole di produzione.
La qualità è garanzia per il consumatore: solo dopo aver appurato che i requisiti sono quelli richiesti potrà diventare una forma di Bella Lodi dalla tipica crosta nera.
Lodigrana produce attraverso regole precise:
- ciclo produttivo certificato: mucche unicamente nutrite con foraggi di origine vegetale,
- solo da latte certificato.
Le massime certificazioni internazionali testimoniano l'altissima qualità e la cura con cui i prodotti Lodigrana vengono lavorati, stagionati e confezionati e sono una garanzia assoluta per consumatori e rivenditori.
Lodigrana Bella Lodi viene fatto senza «lisozima», senza conservanti ed allergeni aggiunti, solo latte, fermenti lattici, caglio e sale. È inoltre naturalmente privo di carboidrati.
È quindi un alimento di altissima qualità, assolutamente naturale e genuino, ad alta digeribilità, adatto a tutti, bambini e anziani e anche agli intolleranti al lattosio.
Bella Lodi
Nella produzione di Bella Lodi, la provenienza del latte è la cosa più importante e la lavorazione avviene ancora oggi rispettando appieno la tradizione. Dopo la stagionatura, ogni forma viene giudicata da tre maestri casari che, se corrisponde a particolari requisiti di colore, pasta e profumo, la classificano come Bella Lodi. Sempre nel rispetto della tradizione, ogni forma viene dipinta a mano con colore nero di origine naturale.
Gusto saporito con note finali leggermente dolci, non piccante. Arricchisce di sapore le pietanze senza coprirne gli altri sapori. Di consistenza non troppo farinosa, è buono anche mangiato da solo come piccolo spuntino o come accompagnamento agli aperitivi.
Raspadura
Pare che le origini della Raspadura siano da attribuire alle prime forme di grana lodigiano prodotte e non stagionate perfettamente, che per questo motivo venivano fatte «raschiare» dal padrone della cascina ed il risultato veniva lasciato in pegno ai suoi contadini. Come spesso accade, un piatto tipicamente povero rivalutato e poi protagonista fino ai giorni nostri di pranzi ricchi e ricercati, fino a diventare oggetto di dono.
Rispetto alle tradizionali forme stagionate, quelle preposte alla produzione di raspadura sono più giovani e vengono sottoposte ad una lavorazione specifica. Una volta tagliata a metà lungo lo scalzo, la superficie del formaggio viene «raspata», ovvero sfogliata delicatamente, da un casaro esperto con una lama lunga e flessibile, appositamente affilata.
Sapore delicato, molto soffice. Si presta a quasi qualsiasi uso e ricetta proprio per il suo sapore che non sovrasta altri sapori e per la sua consistenza. Si fonde e amalgama bene con gli altri ingredienti.
Ecco come li ho utilizzati:
Bella Lodi grattuggiato a grana grossa su trofiette all'arrabbiata |
Raspadura su risotto ai funghi porcini |
Raspadura su frittata ai porri |
Raspadura sulla pizza |
Vi piacciono?